Il Mortirolo "avanti Pantani"
Si dice Mortirolo e si pensa a Pantani, a quel 5 giugno del ‘94 quando il giovane romagnolo appassionò l’Italia del pedale in una tappa destinata a essere annoverata tra le più avvincenti della storia del ciclismo recente. Fu sulle rampe del Mortirolo, infatti, che l’allora elefantino di Cesenatico diede battaglia alla maglia rosa Berzin e a Sua Maestà Indurain: da quel giorno quella salita ripida e stretta trovò la collocazione tra le vette sacre del Giro d’Italia. Molti la scoprirono così, in una domenica pomeriggio di tarda primavera, e parve che quella giornata memorabile andasse equiparata ad altre “prime volte” ugualmente importanti, come lo Stelvio di Coppi nel 1953, il Gavia di Massignan nel 1960 o, in tempi più recenti, il Colle delle Finestre. Solo per chi aveva la memoria corta, in verità, il Mortirolo costituiva una novità per la corsa rosa e, a distanza di alcuni lustri, sembrano passate nel dimenticatoio le scalate che precedettero quella – pur memorabile – del 1994