Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Il Mortirolo "avanti Pantani"

Immagine
  Si dice Mortirolo e si pensa a Pantani, a quel 5 giugno del ‘94 quando il giovane romagnolo appassionò l’Italia del pedale in una tappa destinata a essere annoverata tra le più avvincenti della storia del ciclismo recente. Fu sulle rampe del Mortirolo, infatti, che l’allora elefantino di Cesenatico diede battaglia alla maglia rosa Berzin e a Sua Maestà Indurain: da quel giorno quella salita ripida e stretta trovò la collocazione tra le vette sacre del Giro d’Italia. Molti la scoprirono così, in una domenica pomeriggio di tarda primavera, e parve che quella giornata memorabile andasse equiparata ad altre “prime volte” ugualmente importanti, come lo Stelvio di Coppi nel 1953, il Gavia di Massignan nel 1960 o, in tempi più recenti, il Colle delle Finestre. Solo per chi aveva la memoria corta, in verità, il Mortirolo costituiva una novità per la corsa rosa e, a distanza di alcuni lustri, sembrano passate nel dimenticatoio le scalate che precedettero quella – pur memorabile – del 1994

La leggenda del Blockhaus, la "Cima Merckx"

Immagine
                                                                                                                   Le montagne d’Abruzzo avevano fatto la storia del Giro d’Italia. Sin dalle prime edizioni, infatti, le salite abruzzesi erano state inserite nei tormentati percorsi degli anni ruggenti della corsa a tappe nazionale, diventando palcoscenico di episodi che erano entrati nella leggenda della Corsa Rosa. Come nel 1914, quando sulla salita delle Svolte ci fu il giallo che vide protagonista il capoclassifica, quel Calzolari che si sarebbe aggiudicato la vittoria finale. O, ancora, quando Girardengo scese di bicicletta tracciando una croce sulla polvere del Macerone o quando, infine, Gino Bartali pose le basi per la conquista del Giro del ’36. Nel corso degli anni erano stati scoperti nuovi arrivi, ma fu con l’esplosione di Vito Taccone, morsicano di Avezzano, che l’Abruzzo tornò ad essere protagonista. Le sue genti reclamavano una tappa dura, che potesse esaltare le doti d