Giro d'Italia 1964: prima parte
1964
In quell’anno ormai lontano , e lontani sono quei giorni
partì il Giro da Bolzano
e fu il gran Vittorio Adorni
a far sua la prima
tappa, arrivando sul Benàco.
Il dì appresso, in quel di Brescia, e il ricordo non è opaco,
fu Dancelli con gran prescia a svettar su tutti quanti:
l’entusiasmo fu alle stelle e i tifosi suoi osannanti .
Ma la gioia del primato duro’ poco, solo un giorno
per il giovin Michelino, perché su a San Pellegrino
ci pensò Franco Bitossi , fiorentin di Carmignano
a lasciar tutti commossi. E non deve parer strano
che la maglia, quella Rosa , ando’a Enzo, cuor trentino
per la gioia , ne siamo certi, di Francesco, il fratellino.
L’indomani, si era a Parma, la vittoria ando’ a Taccone .
In volata battè tutti, uno spunto da campione.
Poi, eravamo al venti maggio, venne il giorno della crono:
Anquetil, biondo normanno, fece proprio un gran frastuono
e lascio’ tutti di stucco trionfando là a Busseto.
E non c’era nessun trucco, esser forte il suo segreto
A Verona Bariviera , e
Soler a Lavarone .
Poi ci fu salita vera
ma non fu un noto campione
che si impose a Pedavena dopo un bel tratto sterrato
proprio là sul Croce d’Aune, mai nessuno
c’era stato.
Evitò le forature,
Mugnaini l’aretino, che poi
vinse per distacco
dando quasi un minutino
a Zilioli, poffarbacco!
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