La Gand- Wevelgem di Francesco Moser : born to be alive !
C’era un tempo, intorno agli anni ’70, in cui la Gand-Wevelgem si correva il mercoledì. Una sorta di corsa cuscinetto tra il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, collocate in calendario la domenica precedente e quella successiva. Una gara non solo più giovane rispetto alle blasonate classiche monumento (ideata nel 1934, solo nel dopoguerra fu disputata dai professionisti) ma anche più facile, senza i numerosi muri del Fiandre ed i terribili tratti in pavè della Roubaix. Lunga sì, ma quasi tutta in pianura, ad eccezione del muro del Kemmelberg, rampa di lancio per i più ardimentosi. Territorio di caccia dei corridori belgi sino a tutti gli anni ‘60 (uniche eccezioni la vittoria del’elvetico Graf nel 1954 e di Anquetil nel 1964), nel decennio successivo solo il britannico Hoban (nel 1974) e Hinault (nel 1977) avevano infranto il predominio dei corridori di casa. Il bilancio delle spedizioni italiane non era confort