Mèmoire du Tour. Chateaulin, 3 luglio 1958: il giorno che Gaul battè Anquetil " contre la montre"
Il Tour del 58 sembrava confermare, ancora una volta, che la Grande Boucle non si addiceva a Charly Gaul . Alla vigilia dell’ottava frazione - la crono di Chateaulin - il lussemburghese si ritrova già staccato in classifica generale
Anquetil, leader della nazionale francese, è sicuro delle sue forze. “Chi vince domani, vince il Tour!” dichiara senza paura di essere smentito. Pensa a se stesso, il Normanno, logico favorito nella gara contro le lancette. Ha ottenuto che Geminiani venisse escluso dalla nazionale francese ed è intenzionato a bissare il successo dell’anno precedente quando, al suo esordio al Tour, si era aggiudicato la vittoria finale.
Nella città bretone, invece, spunta a sorpresa Gaul. Favorito da un percorso caratterizzato da continui saliscendi, tipici di quel territorio, e da insidiosi strappi come quello della Cote di Stang-ar-Garont, il lussemburghese si aggiudica la prova sulla distanza di 46 chilometri, distanziando di sette secondi il plurivincitore del Gran Premio delle Nazioni .
Charlys offriva il caldo, ed era cosa nota. Lui, l’eroe del Bondone , si esaltava con il maltempo. Pioggia, freddo e neve non lo spaventavano. E quel giorno, il tre luglio del 1958, c’era forte vento e pioggia sulle strade della Bretagna.
Anquetil è incredulo: mai avrebbe pensato di
finire alle spalle di Gaul, anch’egli sorpreso della sua prestazione: “Non
pensavo di vincere qui”, dichiara dopo il successo.
E’ una vittoria che fa notizia (o forse la
notizia è la sconfitta -imprevista- di Jacques), ma la corsa è ancora lunga, e
ci sono tanti ostacoli da superare, prima di arrivare ai Campi Elisi.
Ma quel giorno a Chateaulin Gaul aveva
messo le basi per costruire il trionfo finale. Ci sarebbe
stata la vittoria nella cronoscalata del Mont Ventoux , l’impresa nella tappa
di Aix Les Bains e, infine ,il successo nella lunga cronometro di Digione
. Era la penultima tappa, e il lussemburghese indossò la maglia gialla.
Anquetil si era ritirato il giorno prima , al termine
della tappa di Besancon, e finì in ospedale per una polmonite.
Sarebbe ritornato al Tour, Charly Gaul, ci
sarebbero stati altri successi parziali, ma non
avrebbe più concesso il bis, e quella vittoria a
Chateaulin , vecchia ormai di oltre sessant’anni, è rimasta scolpita
per sempre nella Storia del ciclismo
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