Giro 1965, settima parte: lo Stelvio

 




Or mancava sol lo Stelvio, quale Giudice supremo.

Un traguardo assai impervio, a citarlo quasi tremo.

Si dovea giungere a Solda, dopo avere scollinato.

Ma Torriani , sulla tolda, poichè aveva nevicato

prese alfin la decisione: fine tappa lassù in vetta

dedicata al gran Campione , il migliore in bicicletta.




 

Fu Graziano  Battistini, e con lui Ugo Colombo,

(non di certo due abatini)  a sfidare lo strapiombo

che da Bormio , laggiù in valle , fa venir la pelle d’oca.

Si guardavano alle spalle , nella luce assai già fioca

ed il gruppo, ormai lontano, pedalava ben più piano

della coppia di giornata, che saliva all’impazzata.





Ma nei pressi del traguardo sulla strada una slavina:

e con fare assai gagliardo e perizia sopraffina

Battistini , che era in vantaggio , superò la neve fresca

e concluse   con coraggio una tappa romanzesca.

Dietro a lui , poco staccato, arrivò Ugo  il lombardo

fu secondo – che peccato!-: un destino assai beffardo.




 

Dopo più di tre minuti  arrivarono altri otto

e passaron tutti muti, nevicava ormai a dirotto.

Poi ancora una slavina, ma nessun si fece male :

forse fu mano divina  a evitar peggiore finale.

E chi con la bici mano, e qualcuno  anche alla spalla….

Ogni sforzo non fu vano,  e ciascuno restò a galla.

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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