Tour de France 1986, Col du Granon : quando eravamo giovani
Il ritorno dell’arrivo di tappa del Tour de France al Col du
Granon è uno di quegli eventi che ricordano impietosamente il passaggio del
tempo
Era una domenica , il 20 Luglio del 1986. Avevo compiuto da poco ventotto anni. Abitavo ancora con i miei e, non possedendo
una televisione a colori, decisi di andare a vedere la telecronaca
della tappa da mia zia Eugenia. E feci
bene, perché fu una frazione altamente spettacolare, che sarebbe passata alla
storia del ciclismo. Dopo il Vars e l’Izoard, infatti, i corridori avrebbero affrontato
quella salita inedita per il Tour.
Salita lunga, durissima, affrontata in solitudine dallo
spagnolo Eduardo Chozas che concluse
vittoriosamente sul traguardo una fuga lunghissima, iniziata dopo una trentina
di chilometri dalla partenza, e che aveva raggiunto un vantaggio massimo di diciannove minuti
Quel giorno, tuttavia, a fare notizia non fu l’impresa dell’iberico ( che venne inquadrato
pochissimo dalle telecamere durante l’ascesa
finale),ma quanto avvenne alle sue spalle.
Hinault, in maglia gialla , a causa del riacutizzarsi di un
dolore al polpaccio, perse contatto dai migliori sulle rampe dell’Izoard. E fu costretto a dare
via libera al suo compagno di squadra, l'americano Greg Lemond, che non si fece
pregare. Nella discesa su Briancon Lemond
andò all’attacco, seguito dallo svizzero Zimmermann , che indossava la maglia di campione elvetico.
Sulla salita finale l’americano si mantenne costantemente
alle spalle di Zimmermann il quale, invano, tentò di distanziarlo. Hinault , da
parte sua, strinse i denti, con la tenacia che aveva caratterizzato la sua
carriera, ma mentre saliva la sua maglia diventava via via più sbiadita.
Chozas godette del favore delle telecamere solo in vista del traguardo, che superò a braccia alzate. Zimmermann fu secondo, al oltre sei
minuti, con Lemond incollato alla sua ruota. Hinault, in compagnia di Millar,
chiuse al dodicesimo posto, con un ritardo di 3 minuti e ventun secondi dal suo compagno di squadra, al quale cedette
il simbolo del primato.
Fu l’ultima volta che vedemmo il campione bretone in maglia gialla. Era finita un' epoca e l’indomani,
sull’Alpe d’Huez , ci sarebbe stato l’arrivo
in contemporanea del duo de “ La Vie Claire”.
La salita del Granon, inspiegabilmente, non fu più
riproposta.
Oggi ritorna a distanza di trentasei anni e , accanto all’entusiasmo per assistere ad una tappa che - spero- non tradirà le attese della vigilia , non mancherà un bel po’ di nostalgia nel ripensare a quel lontano Luglio del 1986: alla zia Eugenia che non c’è più, alle gite in Vespa in compagnia di Rosa, ai bagni a Cavi di Lavagna, a tanti bei momenti spensierati di quando eravamo giovani
.
Tu come mai non senti nostalgia
di quando dormivano insieme
quando eravamo giovani
(Milva, Tempi Moderni)
Mario Silvano
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